Mancano poco più di due mesi alla spedizione malesiana dei nostri azzurri per il Mondiale 2019 e l’aria inizia già ad essere frizzante.
Il weekend appena trascorso ha visto i giocatori della nazionale riunirsi per il penultimo raduno italiano prima della partenza per Kuala Lumpur.
L’Italia quest’anno sarà rappresentata da 2 squadre, la Mixed Open che da anni era stata messa in disparte a favore delle categorie monogender Mens e Womens Open più competitive e didattiche, e la ormai inossidabile Over 40.
La Mixed Open sarà, a differenza dell’ultimo Mondiale, per gran parte espressione del campionato italiano. Sarà infatti composta da giocatori e giocatrici provenienti da 6 club italiani uniti a due giocatrici di Sydney, le forti sorelle Ferro del Northern Beaches Renegades, e Jigh Sallustio, professore di educazione fisica di Port Maquarie con parecchie partecipazioni alla State Cup australiana e padre calabrese.
La Over 40 sarà invece composta da 4 impavidi italiani – Marco Bacchetti (nuovo presidente di IT), Marcello Bino e i fratelli Santucci – che si uniranno ad una dozzina di Paesani d’Australia.
I due gruppi si congiungeranno a Kuala Lumpur il 25 Aprile, dove avranno tre giorni di allenamenti congiunti prima dell’inizio delle competizioni, in programma il 29 Aprile.
Questa l’introduzione del Tour Manager di IT per il Mondiale malese, Roberto Colnago, uno dei fondatori dei Brianza ToucherZ e ora residente in Nuova Zelanda.
Sarà il coronamento di enormi sforzi organizzativi, cominciati all’indomani dello scorso Mondiale di Coffs Harbour, nel quale si sono instaurate amicizie splendide con la comunità di italiani d’Australia. Giocatori e allenatori che hanno visto questa variante della palla ovale nascere dalle origini, sul finire degli anni 60 del secolo scorso, le cui competenze tecnico/tattiche spero arrivino come un’onda lunga a lambire il movimento italiano.
Voglio qui ricordare, in particolar modo, Joe Lancuba, per il sublime lavoro svolto nella ricerca di importanti sponsor che hanno permesso di rendere questo evento relativamente accessibile. Voglio inoltre menzionare Alex Ferro per il costante supporto tecnico al movimento. Di sicuro, tornando al Mondiale, sarà fisicamente provante, dato il clima estremamente umido non adatto ad una pratica sportiva cosi dispendiosa.
Dovrà essere certamente un momento per tutti e tutte di divertimento, dove la volontà di cementare la fratellanza e l’amicizia dovrà prevalere sul risultato. Sarà infine un momento di studio per ciascuno e ciascuna, un momento in cui osservare e carpire dalle squadre più evolute nozioni da poter poi riportare a casa. Unica pecca, il non essere riusciti a formare una Senior Mixed. Spero sia un obiettivo di Italia Touch per i Mondiali futuri.
Il weekend appena trascorso ha visto i ragazzi della Mixed Open impegnati nel penultimo raduno europeo prima della partenza per il campionato del mondo. Una sessione di due giorni che ha visto coach Colombo, che da quest’anno ha assunto il ruolo di direttore tecnico di IT, approfondire alcuni concetti importanti in ambito difensivo e alcune fasi importanti sulle transizioni in fase offensiva.
Nicolo, cosa ci racconti? Siete pronti per partire?
“Certo, ci stiamo preparando al meglio per l’impegno che ci attenderà in terra Malese. A metà marzo andremo Valencia a giocare un torneo internazionale per testare l’amalgama della squadra per poi fare un allenamento di rifinitura a metà aprile a 2 settimane dalla partenza.”
Dacci tre aggettivi per descrivere i punti di forza di questa squadra.
“Navigata, perchè ha giocatori di esperienza che hanno gia partecipato ad eventi internazionali.
Motivata, perchè ha atleti che sanno bene cosa fare e sono convinti di far bene visto tutto l’impegno e l’allenamento che ci hanno messo finora.
Solare, perchè comunque le persone che ne fanno parte sono tutte persone fantastiche che mettono il sorriso e il rispetto prima di tutto.”
E su cosa secondo te potremmo essere piu carenti?
“Nonostante tutto il livello tecnico e fisico delle altre nazioni è notevole, credo che la cosa più importante per tutti sia tenere la concentrazione salda dal primo all’ultimo minuto del mondiale, sono convinto che la testa molte volte può essere fondamentale e sopperire a lacune tecniche o/e fisiche dovute alle difficile condizione climatiche che incontreremo.”
Al raduno brianzolo si sono uniti anche i giocatori della Over 40. Abbiamo chiesto a Marco Bacchetti di raccontarci quali sono le aspettative per questo mondiale ed un suo punto di vista su questa coppa del mondo (visto che avrà la fortuna di poter partecipare con una squadra quasi totalmente australiana).
“L’ultimo raduno eravamo presenti io, Marcello Bino e Marcello Santucci. Devo innanzitutto ringraziare Nicolò per l’ospitalità. Per noi ,essendo pochi, gli incontri con i ragazzi della MXO sono l’unico momento in cui possiamo ritrovarci per lavorare un poco assieme e migliorare la condizione giocando con ragazzi giovani e atleticamente prestanti.
Relativamente all’avventura che ci aspetta che dire? Sono molto carico e non vedo l’ora di partire! Per me sarà il primo mondiale e mi aspetto di divertirmi tantissimo. Sul piano del puro risultato sportivo sappiamo già che sarà difficile fare buoni risultati in quanto ci troveremo di fronte molto forti. Ciò nonostante venderemo cara la pelle e faremo di tutto per toglierci qualche soddisfazione e questo nel touch alle volte può voler significare o limitare il passivo o segnare anche una sola meta ai maestri del touch dell’emisfero sud.
Giocare in una squadra composta quasi interamente da giocatori italo-australiani mi darà sicuramente la possibilità di imparare moltissimo. Ho avuto già modo di conoscere colui che ci guiderà ossia Alex Ferro l’anno scorso in occasione di una sua visita in Italia. In quell’occasione è subito nata una bella amicizia: sono felice di poter essere allenato da lui e pronto ad imparare quanto più possibile da lui e dagli altri compagni per poi cercare di riportare a casa anche solo una parte di quanto appreso.
Infine una considerazione personale da neo presidente. Mi auguro che questa occasione mi permetta di riprendere il progetto avviato dal precedente presidente Stefano Emmi con i nostri connazionali in Australia mirato alla crescita del nostro movimento. In tal senso la loro disponibilità è sempre stata massima e ora abbiamo l’occasione per confrontarci e riflettere assieme su come portare avanti questo progetto. E spero ci sia presto la possibilità di avere alcuni di loro nuovamente in Italia! Sono persone squisite e ci tengono davvero molto a dare una mano a IT”.
Seguiremo la preparazione dei nostri azzurri in questi 70 giorni che ci separano dal mondiale.
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