Come molti ormai sapranno, il touch nacque in Australia negli anni cinquanta come una forma di riscaldamento per il rugby league. Ben presto venne codificato un regolamento vero e proprio che trasformò quello che era poco più di un esercizio pre-allenamento in uno sport. Nacque una federazione Australiana (TFA) a cui seguì quella internazionale, la FIT, quando il touch cominciò a diffondersi nei cinque Continenti. Ebbe un successo tale che FIT cominciò ad organizzare i Campionati del Mondo addirittura prima del cugino Rugby Union. Questo percorso venne fatto dal touch in via del tutto autonoma, ne sotto l’egida dell’IRB ne di quella della Rugby League, tanto che col tempo si arrivò al paradosso che qualcuno vide il Touch come una disciplina che non faceva parte del mondo del rugby.
A spazzare via ogni forma di dubbio o perplessità ci ha pensato l’NRL (National Rugby Leaguue) che con un comunicato congiunto con l’australiana TFA (Touch Football Australia) ha annunciato lo storico avvio di una partnership tra i due sport. Ciò rappresenta in assoluto il più grande programma di sviluppo mai messo in campo da entrambe le discipline. Il Touch e il Rugby lavoreranno assieme in una strategica alleanza che le porterà a diventare la più grande comunità sportiva del territorio australiano. L’aggregazione tra il Touch e il Rugby porterà a più di un milione di giocatori che si affronteranno nei vai tornei promossi sotto l’egida di NRL-FIT a cui si aggiungeranno i quasi 850.000 ragazzi dei settori giovanili delle squadre affiliate a NRL.
L’alleanza comporterà significativi vantaggi per entrambi gli sport ma soprattutto per i praticanti, infatti per la prima volta sarà possibile avere un’unica organizzazione che si occupa del gioco sia nelle competizioni con placcaggio che in quelle senza. In questo modo gli atleti potranno usufruire delle due varianti dello stesso gioco in periodi dell’anno differenti, potranno quindi alternare il campionato di rugby league con tornei di touch FIT estivi , allargando quindi la potenziale base. I semplici appassionati invece potranno avvicinarsi a questo mondo senza i pericoli del placcaggio permettendo la presenza in campo di persone dai 5 agli 80 anni di entrambi i sessi. Infine, gli atleti migliori, appartenenti quindi anche alla NRL, andranno a formare le varie nazionali Australiane di Touch che verranno rafforzate da campioni che praticano questo sport a livello professionistico.
Il centro di questo accordo nasce in realtà dalla volontà di entrambe le parti di riunificare definitivamente i due punti di vista del medesimo sport, quello col placcato e quello senza, cercando di ottenere il massimo del beneficio reciproco. In questo senso sono illuminanti le parole di David Smith il Cheif Executive della NRL, il quale afferma che “questo accordo è particolarmente importante perché permette di valorizzare il Touch come sport ricreativo che come sport d’elite”.
In sintesi, il rugby league australiano e il mondo del touch collaboreranno assieme, ognuno per il proprio ambito, fornendo agli utenti lo stesso sport nella versione con placcaggio e senza. Il regolamento FIT diventerà ufficiale e sarà adottato in tutti i tornei estivi promossi dalle squadre di rugby. La NRL otterrà un significativo aumento del già enorme bacino di utenza mentre il Touch potrà usufruire del know-how del rugby league per migliorare le prestazioni dei propri atleti migliori… E adesso chi li batte più questi?!
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(il video promozionale della NRL con Sean Johnson)
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Merger puts NRL in touch with 2m player base (Sidney Morning Herald)
Touch Football and NRL Alliance – in the Media (Touch Football Australia)
NRL to grow via touch football: CEO (National Rugby League)
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