Bella giornata di festa a Ranco presso il campo dei Sabres domenica 25 giugno.
Sotto un sole piacevole (sino alle 10 del mattino, dopo magari un pochino calduccio) sul campo da rugby si è giocato a Touch: al mattino in forma più “didattica”, per consentire l’approccio a giocatori che si avvicinavano al Touch per la prima volta, ed al pomeriggio con un po’ più di agonismo, sempre però senza dimenticare la voglia di divertirsi. Molte le presenze, anche di giovanissimi, cosa che trovo estremamente bella.
Nel pomeriggio si è svolto un bel torneo articolato su 5 squadre: 2 composte dai padroni di casa (Sabres1 e Sabres2), 2 composte da giocatori di Abbiategrasso (Saints1 e Saints2), conosciuti nel mondo del Touch con il loro “nome di battaglia” di PappaTouch (e presenti in grande numero), l’ultima composta dai giocatori della nuovissima squadra di Touch del Tradate Rugby, rinforzati da alcuni validi e sempre disponibili giocatori di Parabiago.
Molte sfide sul campo tra tutte le squadre, che (volendo sottilizzare) avrebbero anche determinato un vincitore, ma alla fine si è stabilito che quella che andava veramente premiata era la voglia di giocare. Quella l’avevano dimostrata tutti e tutti sono stati premiati.
Nonostante tutto il tempo giocato, per non farsi mancare niente, è stata poi giocata una simpatica partitona “Giovani contro Vecchie Glorie”, che ha dato l’impressione che l’esperienza sia leggermente sopravvalutata rispetto a… un quarto di secolo in meno di età.
Ciliegina finale sulla torta: partita tra formazioni under 12 (anche se due giocatori ci hanno tenuto a precisare che da settembre sarebbero stati under 14) con un entusiasmo bellissimo.
Un particolare divertente: alla fine della partita, uno dei giovani dell’ultima partita (un dodicenne, alla prima esperienza di touch, che aveva mostrato in gioco un cambio di passo da brivido), mi si avvicina timidamente e chiede: “Al Touch io in che ruolo potrei giocare?”. Si era ben meritato una risposta seria: “Sei un Link, quando giochi in difesa, devi difendere la tua ala; quando sei in attacco, se vedi l’occasione lo fai stringere verso di te e …” . Prima che finissi la frase, ha completato “Gli passo la palla e vado al raddoppio.”. Che dire? il primo pensiero è stato “Dove è il cartellino di questo giocatore? Lo comprooooo!”.
Fantastica l’ospitalità dei Sabres: tutti si sono prodigati in un modo che non poteva essere migliore ma sicuramente un particolare complimento va fatto a Katia, loro Team Manager, e Filippo, Capitano, Allenatore… Grand’Uff. ed anche un po’ Lup.Mann. Onnipresenti in campo e fuori.
Personalmente non ero mai stato da loro prima, ma mi sono sentito a casa dal primo momento.
Non ho parlato di due persone che meritano di essere citate: Federico Colombo, Neo-Zelandese di residenza, Dragone quando è in Italia, ma spesso Sabres nelle Barbarian e Cono Cimino, Leprotto come maglia, ma presente su tutti i campi come il trifoglio, che inquesti mesi ha assunto anche il bellissimo incarico di allenare i giocatori di Tradate, che conto di vedere spesso sui campi da Touch dopo l’uscita di domenica che è stato il loro più che degno battesimo “fuori casa” (in effetti, l’esordio del Tradate come squadra era stato la settimana precedente, il 17 giugno, sul loro campo, con gli stessi avversari/amici di questa volta, iniziando un circolo virtuoso di scambi di visite).
Quest’anno nel mondo del Touch abbiamo iniziato a conoscere i Sabres in varie occasioni, in amichevoli e in tornei ufficiali. Conoscerli vuol dire apprezzarli.
Bravi Sabres!!