Che il torneo sarebbe stato un successo lo sapevo già da martedì quando Folko, vice questore aggiunto del Livevil, nell’ultima riunione pre torneo fa una chiamata dai toni accesi a Nostro Signore per chiedergli le condizioni meteo del weekend. Le minacce vanno a buon fine: Sabato, Livevil e Dragoni, siamo a montare cucine e a preparare i campi; Domenica l’inferno di Highbury (ora detto anche “Caldo di Manaus” per via dei mondiali di calcio) si scatena sulla piana di Pozzo d’Adda e la tanto temuta “apertura degli ombrelli” diventa invece una storica “apertura dei gazebi”.
Dunque eccomi qui a raccontarvi questo caotico 2° trofeo “Gamba de Legn” fatto di Touch, Beach Volley e Tennis sportivamente parlando; fatto di birra, porchetta e fritti culinariamente parlando.
“Miracolo divino!” urlando le anziane signore del paese perchè si riesce a far partire tutti i tornei in orario: tutti presi a gestirsi i propri incontri con Bino che incastra a meraviglia partite di Beach e Touch per permettere ai più coraggiosi di lottare per la vittoria su due fronti (i Leprotti arriveranno a giocarsi la finale di Beach) o di farsi male su due fronti (Loris ogni riferimento è puramente casuale).
Giornata splendida, incantevole, i tornei vanno alla grande, la cucina del Livevil viaggia a ritmi folli per accontentare le esigenze di grandi e piccoli, la birra scorre a fiumi: abbiamo capito di aver fatto il botto. Un fischio. “Dingo” Williams ne ha fatta un’altra (meta): oggi lui e la sua banda di cannibali sono davvero (quasi) inarrestabili quindi onore ai Tiki e al loro successo nel torneo. Mentre vedo le partite susseguirsi una dopo l’altra una voce mi chiama: è Leon che mi viene a consegnare l’ennesimo tabellino di giornata. Avrà consumato le suole delle sue scarpe a furia di fare avanti e indietro quindi è anche merito suo se la giornata continua ad andare alla grande. Un altro fischio. Stavolta è Jack, nostro capitano di giornata, a segnare: sta guidando la squadra come meglio non potrebbe e i compagni e le compagne lo seguono, faticando e sputando fuoco come veri Dragoni verso gli avversari. Mi giro verso Gio, Herr Pres, e Andrea: facce soddisfatte. Il sole inizia a darci un po’ di tregua, le finali finiscono, Parabiago incassa la “Gamba de Legn” ma ci omaggiano con un souvenir per l’ospitalità.
I giocatori che hanno solcato il comunale “Olimpia” si concedono un meritato riposo, mentre invece gli eroi del Livevil continuano a far uscire ogni genere di delizia dalla cucina senza sosta e senza tregua. Mi perdo un po’ tra i tavoli dove vedo sorrisi e gente allegra, il che mi conforta vuol dire che il nostro dovere l’abbiamo fatto.
I Dragoni si distinguono per uno stile decisamente country e animano il terzo tempo, i ragazzi del Livevil iniziano a seguirci a ruota, mentre Rosi, dall’alto della sua esperienza, sta già impugnando secchio e mocio Vileda per pulire al meglio gli spogliatoi. La serata inizia a tranquillizzarsi e finalmente mi porto verso quei campi che hanno ospitato 32 battaglie e penso che, per quanto sia stato stancante e massacrante, ne è valsa la pena. All’anno prossimo ragazzi!
Con ringraziamenti e scuse a: associazione culturale Livevil, ASD Dragoni Milano, comune di Pozzo d’Adda, Obiettivo Sport, tutti i partecipanti, chiunque abbia dimenticato.